Re-start by playing Milan – Parchi a rotazione Milano 

Urban parks, playgrounds and private gardens can be exploited in the forthcoming re-opening phase

… starting in Milan!

The research shows that parks can be used safely by families with children, simply by planning their visits.

The main purpose of the study is to suggest a methodological approach aimed at accompanying the urban transition during the post-quarantine period. As now known, the current pandemic restrictions on public engagement is challenging human habits, especially in dense urban areas. The immediate effort of authorities and decision makers is to define a roadmap allowing a gradual and safe re-opening to social life. Little by little, as restrictions are eased, public spaces are expected to rediscover their original collective potential.
Systematica responded to this trial by focusing on children’s recreational needs, prioritizing the exploitation of urban parks, playgrounds, and gardens and suggesting scheduled outdoor activities.

Methodology

The analysis is based on the existing green area provision in which each family in Milan can rely on an average of 270 sqm of parks, including public and private gardens. This result encourages furthering the study by analyzing the distribution of green supply per family, at the city scale.

Like Milan, many cities worldwide use geodatabases and web platforms for analyzing urban data and for communicating with the community. These tools are helpful in supporting the implementation of the proposed strategies.

 

Strategies

In Milan, 65% of families with minor children live in neighborhoods with medium-to-poor park spaces, less than a volleyball field per family. However, 50 neighborhoods ensure more adequate park space and 35% of Milanese families can benefit from this resource. For this reason, two different strategies are suggested: where the park provision is poor, families are allowed to plan their visit in the green neighborhood nearby.

Where the ration of green space per family is favorable, families are invited to plan their visit within their neighborhood.

 

Moreover, special attention should be paid by urban planners, the municipality and local communities in identifying underused spaces. The selected areas can be converted for recreational purposes with temporary interventions.  The tactic is deemed to balance the outdoor space provision and prepare for further re-opening to further city groups.

Parchi a rotazione Milano

Grandi parchi urbani, giardini pubblici e privati possono essere sfruttati nella futura fase di riapertura delle città

…a partire da Milano.

La ricerca dimostra che le aree verdi metropolitane possono ospitare in sicurezza famiglie con figli, semplicemente pianificando le visite.

Lo scopo primario dello studio è suggerire un approccio metodologico capace di accompagnare la transizione della città di Milano durante la fase di riapertura successiva all’attuale lockdown.
Come ormai evidente, la pandemia da Covid-19 sta modificando i comportamenti sociali consolidati, specialmente nelle aree urbane densamente popolate. Nei mesi a venire, proprio in queste realtà, lo spazio pubblico riscoprirà gradualmente il suo originario potenziale collettivo. Lo sforzo immediato di autorità, esperti e decisori politici è volto alla definizione di linee guida che assicurino la ripartenza graduale della comunità e la transizione verso nuove modalità di condivisione degli spazi.
Systematica ha declinato questa sfida partendo dal provare a fornire una risposta alle esigenze ricreative dei più piccoli, dando la priorità a immaginare un nuovo uso degli spazi verdi della città di Milano, adottando un sistema di pianificazione delle visite.

Metodologia

L’analisi è basata sulla dotazione di aree verdi per famiglia con figli e dimostra che ogni nucleo familiare ha a disposizione mediamente 270 mq di aree verdi, tra spazi pubblici e privati. Questo risultato confortante ha spinto ad un approfondimento dello studio basato sulla distribuzione a scala urbana del rapporto spazi verdi a famiglia con minori.

Come Milano, molte altre città dispongono di strumenti pianificatori come geoportali e geodatabase che si dimostrano strumenti efficacissimi nell’implementazione delle strategie proposte, sia per l’analisi dei dati (dotazione di verde, popolazione ecc.) che per agevolare la comunicazione con i cittadini (come ad esempio indicare le aree verdi disponibili in prossimità dell’utente).

 

Strategie

Si è notato come attualmente il 65% delle famiglie vive in quartieri con una dotazione di verde contenuta (meno di un campo da pallavolo a famiglia). A loro fianco però, si trovano 50 quartieri milanesi che assicurano la disponibilità di circa un campo da basket a famiglia. Questa disomogeneità ha portato ad identificare due diverse strategie per la riapertura delle aree verdi: nei quartieri con dotazione di verde limitata (es: Sarpi, Centrale, Buenos Aires, Loreto, ecc.) gli abitanti possono pianificare la propria visita nei quartieri circostanti più ricchi di verde (es: Parco Sempione, Giardini di Porta Venezia, ecc.).

Dove invece il rapporto di verde a famiglia è più generoso, gli abitanti sono invitati a pianificare la visita all’interno del quartiere di residenza.

Infine, risulta utile promuovere la collaborazione tra municipalità, pianificatori e realtà locali al fine di individuare le aree pubbliche sotto-utilizzate così da proporne una riconversione, anche temporanea, in aree ricreative. Questo aspetto permetterebbe al contempo di bilanciare la disponibilità di spazi urbani fruibili e di preparare il territorio per le successive aperture agli altri gruppi di cittadini, aumentando la dotazione complessiva di spazi pubblici e supportando così la nuova distanza sociale raccomandata.